La veneziana
Tra poche ore sarà Natale.....mi riaffaccio qui nel mio blog dopo un mese di assenza perchè il desiderio di lasciare un dolcissimo augurio di un meraviglioso Natale è stato più forte della stanchezza che mi ha tenuta lontano così tanti giorni.
Magari qualcuno si sarà chiesto che fine avessi fatto? Ultimamente ero stata proprio bravina con le pubblicazioni dei post, entusiasmo e costanza come non mai, avevo tenuto fede a quella promessa fatta quasi un anno fa in cui mi impegnavo ad essere più presente e più costante.... ecco fino al mese scorso, poi ho sentito il bisogno di fare una pausa.....non so spiegare nemmeno io il motivo, a volte capita che inizi a farti un sacco di domande e a chiederti il senso di tante cose.....spesso le risposte non si trovano e nemmeno le soluzioni.
E allora i giorni volano via come quasi si fosse in stand by e nemmeno ti accorgi di quanto tempo sia passato, fino a quando scatta di nuovo qualcosa dentro e riparti facendoti meno domande e vivendo più di istinto di illuminazioni.
Ecco oggi io riparto da qui, da questo dolce che ho fatto per gioco, senza nemmeno crederci molto perchè chi mi conosce un pochino lo sa, io non vado molto d'accordo con i lievitati, li temo e questo timore mi fa combinare un sacco di pasticci. Ho voluto provare qualcosa che secondo me fosse alla mia portata e senza lievito madre, che non ho e per il momento non voglio nemmeno.
La ricetta l'ho trovata in un vecchio post di Morena, l'ho rifatta identica, ho solamente sostituito il lievito di birra con quello naturale essiccato e aggiunto alcuni accorgimenti nella procedura, che ho imparato leggendo un pò tra i blog specializzati in lievitati.
Sono davvero soddisfatta del risultato, non mi ha dato alcun problema di incordature, di lievitazioni, di cottura, di forma....insomma sono proprio contenta ed era davvero una nuvola di bontà. Non posso che consigliarvi di provarlo.
E con una fetta di questa veneziana vi auguro il mio più sincero Buon Natale!!!!
La Veneziana
Ingredienti per uno stampo da 750 gr:
500 g di farina forte (io ho usato la W350 Garofalo)
60 ml di latte tiepido
4 uova grandi
25 g di lievito madre essiccato oppure 10 gr di lievito di birra freso
120 g di burro morbido
160 g di zucchero
scorza di limone ed arancia
1 cucchiaino di sale
semini di vaniglia
zucchero in granella per la decorazione
Ho iniziato la lavorazione il giorno prima nel primo pomeriggio per infornare il dolce il giorno dopo alle 12 circa.
Ecco la tabellina di marcia:
Ore 15.00 preparate un lievitino sciogliendo il lievito nel latte con 20 gr di zucchero e 100 di farina..lasciate raddoppiare.
Ore 16.15 PRIMO IMPASTO: mettete in planetaria 200 g di farina, 80 g di zucchero ed il lievitino..impastate con la foglia fino a dare corpo all'impasto e iniziate ad unire a filo le uova sbattute ,lasciare incordare, poi unite 60 g di burro a pomata, deve essere circa a 23° di temperatura...incordate bene, io ci ho impiegato circa 30 minuti. Coprite con pellicola trasparente Lievitate fino al raddoppio a temperatura ambiente.
Ore 19.30 SECONDO IMPASTO: Sgonfiate l'impasto e unite 200 g di farina, 50 gr di zucchero, gli aromi, impastate fino a far riprendere l'incordatura unendo a filo le altre e uova sbattute poi unite il sale e gli altri 60 g di burro a pomata, un pezzetto alla volta per evitare di perdere l'incordatura.
Mentre impastate controllate la temperatura dell'impasto che non deve mai superare i 26/27 gradi, se succede mettete l'impasto in frigorifero per qualche minuto fino a riportarlo alla giusta temperatura.
Coprite con pellicola trasparente e mettete in forno spento fino al giorno dopo.
Ore 7,30: sgonfiate l'impasto, lasciatelo sul piano di lavoro per 15 minuti poi pirlatelo (date all'impasto una forma tonda e liscia) e mettetela nello stampo sopra ad una placca per evitare danni nello spostamento...coprire con pellicola e mettete a lievitare nel forno spento con la luce accesa, la temperatura arriverà a circa 28°/30°.
Lasciate lievitare dalle 4 alle 6 ore o fino a quando l'impasto arriverò quasi al bordo del pirottino.
Toglietelo dal forno e scopritelo per farne seccare leggermente la cupola, in questo modo è possibile fare una croce con un coltello molto affilato. Spennellatelo con un pò di latte , aggiungete qualche fiocchetto di burro lungo il taglio e cospargete di abbondante granella di zucchero.
Infornate a 170° direttamente sulla grata del forno, per questa misura ci vorranno circa 50 minuti..se vedete che la cupola colorisce troppo copritela con un foglio di alluminio.
Sfornate e lasciatela raffreddare prima di tagliarla. E buona appetito con questa sofficissima delizia!
UN GRAN BEL DOLCE, COMPLIMENTI!!!!ORA SONO IO CHE HO BISOGNO DI RIPOSO, STACCHERO' PER QUALCHE GIORNO , SONO TROPPO STANCA!!!!QUINDI TI AUGURO UN FELICE NATALE E SERENO ANNO NUOVO!!!A PRESTO!!!!BACI SABRY
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RispondiEliminaAngela..ti capisco!!! E' successo lo stesso a me...e non sono ancora del tutto convinta!!!!
RispondiEliminaMa anch'io dovevo passare...per un saluto anche se velocissimo... Ti auguro un felicissimo Santo Natale a te e alla tua famiglia! Ti abbraccio stretto stretto...davvero stretto!!!!
Monica
Anche quest'anno non sono tiuscita a farla mi piacee tanto e la tua èvenuta proprio bene,compimenti e buln Natale a tutti in famiglia
RispondiEliminaTesoro sono di corsa ma non potevo non passare da qui per augurarti un Natale sereno, felice, tanti sogni avverati, un oceano pieno di salute, un anno illuminato da affetto e tanto amore!Auguri,Imma
RispondiEliminaCiao cara, come ti capisco! Per me perdere la voglia o non avere tempo e' normale, così come stare a guardare finché non sembra tutto più facile! Certo poi si ritorna alla grande e mi sembra che tu lo abbia fatto meravigliosamente! Complimenti e buon natale a te e alla tua famiglia
RispondiEliminaPaola
Cara Angela, per quel che vale posso dirti che io ho sentito la tua mancanza ed ho sperato che tornassi presto, perciò sono felice che alla fine abbia vinto l'istinto. E naturalmente torni alla grande, come sempre: la tua veneziana è strepitosa.
RispondiEliminaAuguri di buone feste e un abbraccio
Bellissima Angela!...è vero i grandi lievitati lasciano un po di titubanza...ma che GRANDE SODDISFAZIONE poi! Anch'io spesso vivo momenti da stasi (lunghi anni), ma poi questa "cosa" del giocare con lo zucchero, del pasticceria richiama sempre. Io ne sono ormai certa è impressa nella catena dei nostri geni, ci verrà a ripescare sempre ovunque saremo e qualsiasi cosa faremo! :-)
RispondiEliminaChe meraviglia questa veneziana, un dolce ottimo per ritornare nel mondo dei blog! bentornata Angela e buone feste :)
RispondiEliminaCara Angela, la tua veneziana è così bella ed invitante che io non ho resistito e ho voluto rifarla...
RispondiEliminaRisultato fantastico, anche se ho modificato leggermente qualcosa per utilizzare il mio lievito madre... Hai fatto bene a tornare, in fondo anche se capitano momenti di stanchezza, questi spazi sono piccoli angoli di serenità, almeno per me, che è bello coltivare. Un abbraccio immenso, con l'augurio di buone feste ancora in corso... a presto, Patrizia e... grazie !!!
me la stavo perdendo, bella e buona, molto meglio del panettone che non amo non mando canditi e uvette, è giusto prendersi una pausa ogni tanto e tornare quando entusiasmo e passione tornano insistentemente! un felice 2015, un abbraccio cara!
RispondiEliminaCara Angela, nooo...ci eravamo perse questa magnifica veneziana!!! Spesso venivamo a controllare se fosse uscito un nuovo post:) Ci consola che siamo in tempo per gli auguri di capodanno!
RispondiEliminaTi auguriamo un meraviglioso 2015 cara, pieno di felicità, salute e tante cose belle!
Un abbraccio!
Stupenda Angela!!! Non l'ho mai provata, ma a vederla sembra davvero eccezionale, la metterò in lista per la cena della vigilia del prossimo anno! Felice di rileggerti, buon anno, Letizia
RispondiEliminaSplendida la tua veneziana, complimenti anche a Morena allora! Ti auguro un fantastico 2015!!! :-) Baci!
RispondiEliminastupenda!!!!! mille auguri anche per te e i tuoi cari!!!!
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