Il pane dolce del sabato
La cucina come legame, tradizione, cultura, la cucina come rispetto delle proprie origini, come finestra sul mondo, come conoscenza….la cucina è tutto questo e molto di più.
Fin da piccola grazie a mio padre che ha girato mezzo mondo e cucinato nei posti più diversi, ho imparato a respirare aria di spezie di paesi lontani e ad apprezzare piatti così diversi dalle nostre tradizioni mediterranee . Era magico quando tornava da uno dei suoi viaggi e noi bambine eravamo li ad aspettare che aprisse la valigia per scoprire quale souvenir di terre lontane arrivasse ad accrescere la nostra collezione di ricordi….erano meravigliosi dipinti d’Africa, erano misteriose matrioske russe, erano piccoli kimoni giapponesi ma erano anche profumatissime spezie d’oriente, il curry, lo zenzero, la curcuma…e poi cioccolata, salsine piccantissime e ricette, ricette, ricette da rifare in famiglia con l’entusiasmo di far conoscere ai suoi cari qualcosa di nuovo e prezioso.
L’amore per la cucina è nato allora ed anche il rispetto per le tradizioni altrui. Delle tradizioni ebraiche non so molto purtroppo, ma proprio quest’anno ho iniziato a fare i miei primi passi in questa direzione, so che esiste un legame fortissimo tra la preparazione del cibo e l’osservanza delle leggi religiose, so che i piatti vengono preparati con rispetto e devozione e sedere intorno ad un tavolo soprattutto nei giorni di festa è un rito d’amore e giovialità
Avevo già preparato qualche tempo fa la crostata di ricotta e visciole (deliziosa) e poi il challah…….ma questo pane dolce del sabato “non è un challah”…..anche se ci somiglia molto J
Grazie al MTChallenge di questo mese mi sono ricimentata nella preparazione di questo pane dolce ma stavolta, non essendo propriamente il pane benedetto del venerdì ci siamo potuti sbizzarrire con il ripieno e con le farine. Ne ho fatti due, il primo nella classica forma a treccia e ripieno di pere e cioccolato fondente, l’altro è stato un giochino che ho fatto con la mia cuochetta e gli abbiamo dato la forma di una bella tartarughina con il pancino pieno di noci e mirtilli.
La ricetta base è quella di Eleonora e del suo bellissimo blog Burro e Miele mi sono attenuta scrupolosamente alle sue direttive J
A noi è piaciuto moltissimo, merenda, colazione e spuntino hanno avuto il delicatissimo sapore di questo buon pane dolce.
Ecco la ricetta
Cioccolato fondente, pere e cannella
mirtilli, succo di arancia e noci
per due trecce ripiene:
500 gr di farina 0
2 uova grandi medie (circa 60-62 gr con il guscio)
100 gr di zucchero
20 gr di lievito di birra
125 ml di acqua tiepida
125 ml di olio extra vergine d'oliva
10 gr di sale
100 gr di uva passa ( io pere, cioccolato e cannella ; mirtilli secchi ammolati nel succo di arancia e noci)
un tuorlo d'uovo
un cucchiaio di acqua
semi di sesamo e papavero
Procedimento:
Prima di tutto e importantissimo, setacciare la farina.
Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida insieme a un cucchiaino di zucchero e far riposare una decina di minuti fino a far formare una schiuma. Mischiare la farina, il sale e lo zucchero e versarci il lievito e cominciare ad impastare, versare poi l'olio e per ultimo le uova, uno ad uno, fino alla loro incorporazione. Lavorare fino a che l'impasto si stacchi perfettamente dalla ciotola, lasciandola pulita.
Lasciar lievitare per almeno due ore, dopodichè, sgonfiare l'impasto e tagliarlo in due parti uguali. Tagliare poi ognuna delle parti in tre.
Stendere su un piano infarinato ognuna delle parti lunghe circa 35 centimetri e larghe 15. Spargere il ripieno scelto sulle tre parti.
Arrotolarle poi sulla lunghezza, in modo da ottenere tre lungi "salsicciotti".
Unirli da un capo e cominciare ad intrecciare.
Ripetere l'operazione per la seconda treccia. Io a questo punto ho arrotolato la treccia su se stessa e con qualche avanza di impasto i modellato i piedini e la testa della tartaruga.
Adagiare le trecce su una placca da forno unta di olio. Lasciare lievitare ancora due ore.
Sbattere il tuorlo d'uovo con un cucchiaio di acqua e spennellarlo sulla superficie; spolverare di semi di sesamo o papavero.
Infornare in forno già caldo e STATICO a 200°C per circa 15-20 minuti.(io 25 minuti)
Con questa ricetta naturalmente partecipo al MTChallenge di ottobre
bellissimi tutti e due!!! complimenti
RispondiEliminaGrazie Lara, un saluto grande!
EliminaUna bellezza guardarli, la tartaruga troppo simpatica.Complimenti e auguri per il contest.Ciao.
RispondiEliminaE' un'idea carina vero? l'avevo vista in rete e non ho saputo resistere :)
Eliminauh, ma che bello che deve essere stato, avere un papà come il tuo! esattamente come è bellissimo poter trasmettere la stessa passione alla tua cuochetta in seconda: una condivisione che esprime il significato più profondo di questo pane e lo rende diverso da una qualsiasi treccia ripiena. Tu ne hai fatte due, entrambe appetitose, come si intuisce anche dale fotografie, che non lasciano dubbi sulla loro perfetta riuscita. Complimenti ancora e grazie!
RispondiEliminaale
Grazie mille Alessandra, ci divertiamo sempre un mondo io e chuochetta in cucina. Ed era anche buonissimo questo pane! Un abbraccio
EliminaHo visto che in tante avete preparato questa ricetta,ma la tua è troppo bella a forma di tartaruga.Brava!!!
RispondiEliminaAhahah...abbiamo giocato un pò io e la piccola peste! Grazie di essere passata Anna. Un abbraccio
EliminaQualcosa mi dice che la tartaruga non e' kasher...ahahahahah!! Ma e' davvero graziosa, siete state bravissime tu e la tua cuochetta in seconda. Che e' buona, lo so per esperienza e si vede anche dalle foto che ti sono riuscite un gran bene. Complimenti, a presto.
RispondiEliminaBuona buona , a noi golosone è piaciuta di più quella al cioccolato! E' sempre bello pasticciare in cucina con allegria :)
EliminaSei davvero molto brava!!
RispondiEliminaLa tua tartaruga è fantastica!!!
Mi sono unita ai tuoi lettori e ti seguo con molto piacere!!
Un abbraccio e a presto
Carmen
Che ebllo, che bella descrizione quella del tuo papà! e com'è carino l'intreccio a tartarughina. sei stata bravissima. grazie!
RispondiEliminaChe bello dev'essere attendere un regalo che sai appartenere a terre lontane! Il pane è uno splendore, un abbraccio e buon fine settimana
RispondiEliminaDevo dire che questa puntata del MTC è stata davvero superba, non che di solito non lo sia ma mi piace molto il legame tra cibo, tradizione e religione e ancora una volta avete fatto centro. Un pane che ora mi avete invogliato a fare, splendido profumato e ripieno, la tua tartarughina poi è una meraviglia!Buon w.e.
RispondiEliminaSimpatica la tartarughina e che dire dei mirtilli, li ho utilizzati anche io, che bontà :-D
RispondiEliminacome sono belli i tuoi pani ebraici! Anch'io una volta ho fatto il challah e l'ho trovato splendido e soffice...
RispondiEliminaCon questi ripieni è ancora più goloso.
Ti rispondo qui alla domanda che hai posto sul mio blog (se puoi usare il fioretto per la torta alla farina di polenta). Io direi proprio di sì! Pensa che io ho utilizzato la polenta "bramata" ed il dolce mi è piaciuto tantissimo proprio per quella "grana" conferita dalla farina di mais. Se hai dei limoni bio non esitare a farlo... è piaciuto a tutti! Ciao, a presto
...ed una bella tazza di latte ad accompagnarlo... gnam!
RispondiEliminaMa non ci credo!!!! Che meraviglie sono queste? E non parlo solo dell'intreccio a tartaruga, ma di quei goduriosissimi ripieni!!!
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